Mercoledì, 21 Luglio 2021

La vicenda vede coinvolta un’associata ADUSBEF, vittima di una truffa online tramite l’invio di un sms, c.d. smishing, sulla stessa messaggistica della propria banca, che la allertava di operazioni fraudolente sul proprio conto corrente.
La Signora, ignara della fallacia del messaggio, cliccava il link in esso contenuto e veniva rinviata alla schermata iniziale del portale della Banca, nella quale inseriva i propri codici di accesso.
Subito dopo veniva contattata telefonicamente da un sedicente operatore della banca, c.d. vishing, che la allarmava su bonifici e prelievi in uscita e che doveva eseguire le istruzioni che le venivano impartite per stornare e bloccare tali operazioni. Invece, carpiti i codici, il malfattore le svuotava quasi totalmente il conto.
Accortasi di essere stata vittima di una truffa, la Signora sporgeva reclamo alla propria Banca ma quest’ultima lo respingeva ritenendo di non avere alcuna responsabilità per l’accaduto.
Di diverso avviso, invece, si è dimostrato l’Arbitro Bancario Finanziario a cui l’associata Adusbef si è rivolta con l’assistenza della scrivente, il quale riconosceva che questo tipo di truffa andava ricondotta nel c.d. spoofing.
Alla luce delle circostanze del fatto, pertanto, l’Arbitro attribuiva un concorso di responsabilità delle parti in quanto, da un lato, non ravvisava elementi sufficienti tali da far dubitare circa la genuinità del messaggio e, dall’altro, seppur ravvisava un comportamento imprudente della cliente successivamente alla ricezione del messaggio, riteneva che la maggior colpa fosse attribuibile all’Istituto di Credito per non aver predisposto tutti quei presidi di sicurezza necessari ad impedire che il cliente fosse ingannato. Veniva pertanto riconosciuto alla ricorrente un rimborso da parte della Banca dei 2/3 dell’importo fraudolentemente prelevato dal malfattore.
Trattasi di una truffa piuttosto frequente in questi ultimi tempi, verificatasi in danno del sistema informatico soprattutto di un noto Istituto di Credito, il quale nonostante sia a conoscenza delle problematiche riscontrate, respinge indifferentemente i reclami dei suoi clienti.
Se avete subito una truffa online contattate la sede Adusbef più vicina che vi può assistere per recuperare il maltolto.
Avv. Emanuela Marsan
Avv. Emanuela Marsan
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