Mercoledì, 29 Maggio 2019
La legge dice che, prima di procedere all’esproprio di un bene immobile, bisogna notificare al debitore il ‘titolo esecutivo’, cioè la fonte ufficiale che consacra il diritto di credito, e il ‘precetto’, ossia l’ultima intimazione a pagare pena l’espropriazione, appunto.
Normalmente il titolo è una sentenza. Tuttavia, se il mutuo fondiario è stato accompagnato dalla materiale consegna o messa a disposizione della somma, per legge anche il contratto di mutuo è ‘titolo esecutivo’. Ciò perché il notaio ‘certifica’ con lo stesso grado di potenza del giudice, quanto avviene in sua presenza.
Così le Banche normalmente non fanno alcun controllo e procedono solo con la semplice notifica del contratto di mutuo e del precetto, e danno il via al processo di espropriazione.
Senonché nella prassi è assai frequente che i soldi non entrino immediatamente nella immediata e libera disponibilità del soggetto al momento della stipula del contratto, ma in un momento successivo, dopo la stipula. Oppure che le somme vengano vincolate.
Si parla in questo caso di ‘mutuo condizionato’, cioè sottoposto ad una determinata condizione.
Ciò succede, quando nel contratto di mutuo troviamo scritto ad esempio ‘La parte mutuataria autorizza sin d’ora la Banca a ordinare l’accreditamento dell’importo netto del mutuo sul conto corrente bancario n. tal dei tali ad essa intestato, aperto presso la filiale tal dei tali della Banca stessa’. Oppure ‘le parti si danno atto della riconsegna da parte di quest’ultima della somma mutuata al fine di costituire un deposito cauzionale infruttifero presso la Banca a garanzia dell’adempimento di tutti gli obblighi posti a carico della medesima parte mutuataria dal presente contratto e relativi allegati. Tale deposito cauzionale sarà svincolato successivamente alla data di consolidamento dell’ipoteca ai sensi del quarto comma dell’art. 39 T.U.B. e comunque successivamente alla presentazione alla Banca dei seguenti documenti….ecc’
Nel primo caso la consegna non è immediata; nel secondo, la disponibilità non è libera.
Ebbene, esso comporta dunque la scoperta che la Banca ha iniziato la procedura di esproprio sulla base di un ‘mutuo condizionato’?
Comporta senz’altro che la Banca ha sbagliato, non poteva iniziare la procedura solo con il mutuo, ma doveva prima chiedere ed ottenere un titolo ( ad esempio, un decreto ingiuntivo).
Quindi la procedura di esproprio si può certamente sospendere e contrastare!
Avv. Emanuela Bellini
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