Giovedì, 20 Maggio 2021

E' fondamentale verificare l'indirizzo PEC da cui provengono le notifiche.
Altra vittoria di ADUSBEF a favore dei contribuenti.
Secondo la pronuncia, la notifica effettuata dall’Agenzia delle Entrate con una PEC che potrebbe astrattamente somigliare ad una PEC dell’Agenzia Entrate, ma che in realtà non è tra quelle ufficiali, è nulla.
Questo perché è noto che i messaggi di posta elettronica da indirizzi simili a quello ufficiale spesso nascondono virus e malware.
Sullo stesso sito di Agenzia delle Entrate era stato più volte segnalato di non aprire mai messaggi simili: l’allerta derivava da effettive intrusioni di hacker.
Nel caso della causa in questione, l’ente riscossore non ha utilizzato la PEC attribuita all’Ente ed indicata nei pubblici registri di cui al CA, bensì da un ignoto indirizzo, ossia . Non si trattava di hacker, ma il destinatario non poteva saperlo.
Quando la PEC non è quella ufficiale, il ricevente non ha possibilità di conoscere il contenuto della notifica, se non rischiando di incorrere in un malware.
Il nostro ordinamento non può consentire ciò, dunque la notifica è nulla.
E’ fondamentale quindi verificare da quale indirizzo siano inviate le notifiche perché è possibile far annullare le cartelle.
Avv. Emanuela Bellini
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