Mercoledì, 16 Ottobre 2019
Dal 22 agosto è stata aperta la piattaforma sul sito della Consap per presentare la domanda al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), il fondo statale che risarcirà i risparmiatori che avevano investito i propri risparmi nelle banche poi messe in liquidazione: nel nostro territorio la maggiore parte dei risparmiatori aveva investito in azioni ed obbligazioni di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, ma anche Crediveneto è tra gli istituti coinvolti.
Il FIR risarcirà il 30% del prezzo di acquisto delle azioni ed il 95% del prezzo di acquisto delle obbligazioni a chi farà domanda entro 180 giorni a partire dal 22 agosto. Il FIR prevede due binari: uno agevolato per chi ha un reddito complessivo ai fini irpef 2018 inferiore ad Euro 35.000,00 o un patrimonio mobiliare al 31.12.2018 inferiore ai 100.000,00 Euro, ed uno più complesso per chi non ha questi requisiti.
La piattaforma inizialmente ha avuto moltissime contestazioni dalle associazioni dei consumatori per il cattivo funzionamento e per la complessità dei dati richiesti, ma dopo vari incontri in cui Adusbef è sempre stata presente, la piattaforma è stata modificata e semplificata.
Ad oggi, per le persone fisiche in possesso dei requisiti per l’accesso agevolato, i documenti richiesti sono la scansione: del documento di identità, del codice fiscale, dell’attestazione della banca depositante e della certificazione iban. Tra questi documenti, l’unico che crea qualche difficoltà è l’attestazione della banca depositante poiché il fac simile che inizialmente era sul sito Consap è stato rimosso e spesso gli istituti non forniscono suddetta documentazione. I dati che dovrebbero essere inseriti nell’attestazione della banca depositante per permettere la compilazione della domanda sono il numero di azioni possedute con il codice isin ed il prezzo medio di carico e l’attestazione che il risparmiatore era in possesso delle azioni alla data della messa in liquidazione e ne è ancora in possesso.
Chi invece non ha i requisiti per l’accesso agevolato dovrà dimostrare le violazioni del tuf e allegare tutta la documentazione idonea a dimostrarlo (contratto quadro, mifid, ordini di acquisto con test di adeguatezza ed appropriatezza, ecc…).
La procedura, in particolare per chi non ha i requisiti per l’accesso agevolato, è estremamente complessa pertanto si invitano tutti gli interessati a recarsi presso la sede Adusbef più vicina per ricevere assistenza.
Avv. Camilla Cusumano – Delegata Adusbef Verona
Avv. Camilla Cusumano
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