Martedì, 16 Aprile 2019
In questi ultimi anni molti risparmiatori stanno investendo nelle cosiddette monete digitali - quali il Bitcoin, il Ripple, l’Ether ed altre - sperando di guadagnare.
Si deve, invece, essere coscienti che, investendo i propri risparmi nelle criptovalute o in prodotti finanziari collegati ad una criptovaluta, si potrebbe arrivare a perdere gran parte, se non tutto, il capitale investito.
La valuta virtuale, infatti, spesso è ad alto rischio, ha natura speculativa ed è caratterizzata dalla volatilità del prezzo; non è regolamentata dalla normativa dell’Unione Europea e non ha valore legale di valuta o di moneta; non è emessa nè garantita da banche centrali né, tanto meno, da altre autorità pubbliche.
Le informazioni fornite ai consumatori spesso parziali e poco comprensibili. Di conseguenza, gli investitori non godono di una specifica tutela giuridica. Del resto, la Consob ha avvisato che chi compra e detiene criptovalute “non beneficia di alcuna delle garanzie e salvaguardie normalmente associate ai servizi finanziari regolamentati.
Per esempio, se una piattaforma per la negoziazione di criptovalute o un provider di portafogli digitali falliscono, cessano l’attività, sono vittima di un attacco informatico, sono accusati di appropriazione indebita di fondi o sono sottoposti a confisca dei beni come misura di contrasto, la legislazione dell’UE non prevede alcuna tutela giuridica specifica volta alla copertura delle perdite subite dall’investitore, né gli offre alcuna garanzia circa la possibilità di poter accedere nuovamente alle proprie riserve di criptovaluta.
Tali rischi si sono già manifestati concretamente in diverse occasioni, in tutto il mondo.” (sito ufficiale della Consob avviso ai risparmiatori 12 febbraio 2018 - comunicazione 9 marzo 2018, di seguito il link: http://www.consob.it/web/area-pubblica/avvisi-ai-risparmiatori?viewId=ultime_com_tutela).
Quindi, se decidete di investire in questi strumenti, affrontate consapevolmente il rischio! Avv. Anna Lorenzi
Si deve, invece, essere coscienti che, investendo i propri risparmi nelle criptovalute o in prodotti finanziari collegati ad una criptovaluta, si potrebbe arrivare a perdere gran parte, se non tutto, il capitale investito.
La valuta virtuale, infatti, spesso è ad alto rischio, ha natura speculativa ed è caratterizzata dalla volatilità del prezzo; non è regolamentata dalla normativa dell’Unione Europea e non ha valore legale di valuta o di moneta; non è emessa nè garantita da banche centrali né, tanto meno, da altre autorità pubbliche.
Le informazioni fornite ai consumatori spesso parziali e poco comprensibili. Di conseguenza, gli investitori non godono di una specifica tutela giuridica. Del resto, la Consob ha avvisato che chi compra e detiene criptovalute “non beneficia di alcuna delle garanzie e salvaguardie normalmente associate ai servizi finanziari regolamentati.
Per esempio, se una piattaforma per la negoziazione di criptovalute o un provider di portafogli digitali falliscono, cessano l’attività, sono vittima di un attacco informatico, sono accusati di appropriazione indebita di fondi o sono sottoposti a confisca dei beni come misura di contrasto, la legislazione dell’UE non prevede alcuna tutela giuridica specifica volta alla copertura delle perdite subite dall’investitore, né gli offre alcuna garanzia circa la possibilità di poter accedere nuovamente alle proprie riserve di criptovaluta.
Tali rischi si sono già manifestati concretamente in diverse occasioni, in tutto il mondo.” (sito ufficiale della Consob avviso ai risparmiatori 12 febbraio 2018 - comunicazione 9 marzo 2018, di seguito il link: http://www.consob.it/web/area-pubblica/avvisi-ai-risparmiatori?viewId=ultime_com_tutela).
Quindi, se decidete di investire in questi strumenti, affrontate consapevolmente il rischio! Avv. Anna Lorenzi
Avv. Anna Lorenzi
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