Lunedì, 21 Settembre 2020
Alla c.a . Avv. Arman,
Credo che ai risparmiatori poco interessino le polemiche fra associazioni, men che meno fra avvocati, quanto piuttosto se e quando arriveranno i soldi nel conto corrente dei truffati.
In fin dei conti ho fatto un banale calcolo aritmetico che ha obbligato i Parlamentari veneti a prendere posizione e ad assumersi qualche responsabilità, e per il futuro ? o post campagna elettorale ? .
Lo spunto mi è stato dato , da un’interrogazione parlamentare e dai dati parzialmente pubblicati da Consap, confrontando le 38.288 pratiche istruite con le convalidate pari a 780, da qui il numero magico di undici anni che si allunga a trent’anni per il totale delle domande arrivate a Roma.
Come si usa dire i numeri erano alla luce del sole, nessuno ha letto ? nessuno ha visto ?
Questa triste vicenda mi insegna, ancora una volta che le associazioni dei consumatori hanno senso di esistere se controllano per bene le norme e chi le fa.
Il fatto quotidiano del 14 settembre 2020 riporta a pag. 12 la seguente frase :
"Così a dicembre 2018 la legge 145 ( stesa da noi sottolinea Andrea Arman del Coordinamento "Don Torta" ) istituisce il FIR , che inizialmente prevedeva l’arbitrato della Consob per giudicare la vendita fraudolenta di prodotti finanziari".
Frase ripresa in sintesi dal sottoscritto su Vicenza più .
L’idea di affossare l’arbitro e passare alla commissione amministrativa ministeriale è stata partorita dal governo giallo verde, che ha nottetempo sostituito l’art 38 del d.d.l 1334 con la vigente 145 del 2018. Da qui sono iniziati i problemi per i risparmiatori.
Il governo dell’epoca dovrebbe riconoscere l’errore fatto e l’esecutivo in carica ripartire dall’arbitro ; purtroppo temo che così non sarà.
Avv. Fulvio Cavallari
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