Mercoledì, 07 Febbraio 2024
Grazie alla tenace battaglia di Associazione Apnoici Italiani APS e Adusbef APS, la multinazionale Philips SPA e Respironics Deutschland GMBH dovranno pagare una penale di 20mila euro per ogni giorno di ritardo (a decorrere dal 30 giugno 2023) nell'esecuzione del ritiro degli apparecchi difettosi e ritenuti dannosi per la salute di chi soffre di apnee notturne. È quanto stabilito dalla Corte di Appello di Milano, sezione XIV Civile specializzata in materia d'impresa, che con ordinanza pubblicata il 31/01/2024 ha rigettato il reclamo presentato dalla multinazionale avverso il provvedimento che aveva accolto l’azione inibitoria collettiva proposta dalle due Associazioni nei suoi confronti.
Si ricorda che i problemi degli apparecchi, già rilevati nel 2021, riguardano la schiuma fono-assorbente presente al loro interno, la cui degradazione "provoca il rilascio di particelle e sostanze tossiche destinate ad essere inalate o ingerite dal paziente durante il trattamento". Philips, pur consapevole di tutto ciò, non ha ancora provveduto al richiamo, sostituzione e/o riparazione dei dispositivi interessati nel termine promesso.
Si tratta, nello specifico, dei dispositivi medici Trilogy 100, Trilogy 200, Garbin Plus, Aeris, LifeVent, BiPAP V30, BiPAP A30/A40 Series, CPAP e PAP a due livelli.
Nel dispositivo si legge anche che è fissata a titolo di penale la somma di 10mila euro “per ogni giorno di ritardo" nel ritiro degli apparecchi già a partire dal giorno successivo alla pubblicazione dell'ordinanza e la condanna di Philips SPA e il distributore europeo Respironics Deutschland GMBH, in solido tra loro, al pagamento delle spese legali in favore di Associazione Apnoici Italiani APS e Adusbef APS.
È una decisione importante perché è la prima azione inibitoria in termini di salute in Italia e perché due associazioni (pazienti e consumatori) sono riuscite a far valere il diritto alla salute.
L’ordinanza, oltre a ordinare alla parte inadempiente di completare con urgenza l’azione correttiva al fine di impedire l’esposizione a rischi per la salute, apre la strada alle richieste di risarcimento per coloro che hanno subito conseguenze dannose per l’utilizzo dei nominati macchinari, pazienti che soffrono di disturbi del sonno e patologie neuro-muscolari.
Al di là della soddisfazione per la vittoria conseguita, risulta ora ancor più importante la diffusione della notizia tra cittadini, pazienti, strutture sanitarie, e management sanitario per accertare che nessuno dei centoseimila (solo in Italia) utilizzatori dei dispositivi medici Philips abbia in uso i citati prodotti difettosi, avendo, peraltro, pieno diritto alla loro sostituzione.
Nel caso, è essenziale contattare il proprio medico per le opportune verifiche e Adusbef per le dovute segnalazioni e procedure a tutela della sicurezza e del ristoro dei consumatori.
Avv. Monica Spada
Avv. Monica Spada
- Diritto Finanziario
- Diritto Bancario
- Diritto di Famiglia
- Risarcimento Danni da Responsabilità Civile (in ambito di: sinistri stradali, infortuni sul lavoro, malpractice medica)
- Diritto Assicurativo
Via Battaglione Val Leogra, 40
36100 Vicenza (VI)