Giovedì, 12 Dicembre 2019
L’Arbitro per le Controversia Finaziarie (ACF) ha condannato la Banca a risarcire i clienti che, suo
tramite, erano stati indotti ad impegnare una cospicua somma in obbligazioni subordinate della
Banca Popolare di Vicenza, in violazione degli obblighi informativi circa i rischi connessi e di
adeguatezza.
Peraltro trattavasi di investimento avvenuto in epoca in cui l’emittente versava in situazione
critica, del tutto ignorata dai ricorrenti.
L’intervenuta messa in liquidazione coatta amministrativa della banca aveva impedito agli
investitori di ottenere il rimborso del capitale, oltre che il conseguimento degli intereressi
promessi, con un danno irreparabile. Essendo i titoli stati acquistati da un intermediario e non
direttamente da BPVI ed essendo l’ordine successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale UE della direttiva “ BRRD” sui salvataggi bancari, era preclusa ai clienti anche la possibilità
di accedere alla procedura di indennizzo del Fondo Interbancario per la Tutela dei Deposito.
I clienti pertanto, ritenendo responsabile la banca Intermediaria, che tuttavia non intendeva
spontaneamente provvedere al pagamento, si sono rivolti all’Adusbef Vicenza, Avv. Monica Spada,
che, previo reclamo all’Istituto, a seguito della risposta negativa, ha presentato ricorso all’Arbitro
(ACF).
L’Arbitro ha dato ragione ai ricorrenti e ha condannato la banca a risarcire loro i danni tutti subiti a
causa dell’investimento da essa stessa promosso.
Avv. Monica Spada
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